Ci
sono libri che si posseggono da vent’anni senza leggerli, che si tengono
sempre vicini, che uno si porta con sé di città in città, di paese in paese,
imballati con cura, anche se abbiamo pochissimo posto, e forse li sfogliamo
al momento di toglierli
dal baule; tuttavia ci guardiamo bene dal leggerne per intero anche una sola
frase. Poi, dopo vent’anni, viene un momento in
cui d’improvviso, quasi per una fortissima coercizione, non si può fare a
meno di leggere uno di questi libri d’un fiato, da capo a
fondo: è come una rivelazione. Ora sappiamo perché lo abbiamo trattato con
tante cerimonie.
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973 |